sabato 2 gennaio 2010

ALCUNE (MIE) CONSIDERAZIONI

ho pensato queste cose...
- Individuare un tema maggiormente trasversale
- stare sul presente, sul dibattito politico, sulla divisione generazionale tra vari tipi di identità, digitali o analogiche…
- separare bATiK da Immaginario e prevedere due momenti separati
- fare mappe del presente e del mondo
- il festival avviene prima del festival:
o gruppi di lavoro che preparano eventi durante l’anno
o progetti interattivi, multimediali, di creatività collettiva da realizzarsi durante l’anno
o laboratori
o spazio ai social network, ai blog, al web 2.0
o …

- spostare la comunicazione (quasi totalmente) su web 2.0
o tagliare comunicazione cartacea, ridurra al minimo e all’essenziale)
o progettare la comunicazione in maniera diversificata
- Immaginario deve essere una manifestazione adattabile e permeabile alle novità della cronaca e quindi aggiornabile e “stare sul pezzo” (esigenza che invece bATiK [Film] Festival non aveva)

voi che dite?

5 commenti:

  1. Ciao,
    con non poco imbarazzo ti devo dire che non posso fare commenti su immaginario festival, perché un po' a causa di impegni vari, e mia disorganizzazione personale, non sono riuscito a partecipare a nessuno degli eventi!

    8-)

    Cionondimeno ti posso comunicare il sentimento che mi si propone di primo acchito (solo di primo acchito), ogni volta che mi trovo a sfogliare per la prima volta il programma di batik, e quello di immaginario festival:
    il sentimento è quello di un po' di sopraffazione per la grande quantità di eventi ed appuntamenti, e la numerosa quantità di materie, persone, personaggi e contenuti al di fuori o troppo a latere della mia conoscenza.

    Mi trovo invece benissimo quando organizzi quegli appuntamenti singoli e - per così dire - monotematici o monografici.
    Trovo più facile il mio avvicinamento, e soprattutto più piacevole l'individuazione del tempo utile per la partecipazione all'evento stesso.

    ciao

    the old man

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  2. Ricevo il tuo invito a partecipare e dico poche cose: ho visto un solo film, di Carax, ne ho tratto una malincnia semirabbiosa, non verso il festival, ma verso l'Europa; mi ha anche fatto un po' dispiacere che pur essendoci salutati, non è stato possibile poter parlare con un minimo di tempo e anche di disponibilità.
    Ho saputo che l'ultima sera avevi un gran pubblico e posso anche aggiungere che un mio amico calabrese venuto con la famiglia a Pg per il ponte dell'immacolata ha molto gradito trovarsi faccia a faccia alla Feltrinelli con i divi televisivi di un posto al sole. Quindi, come sempre, quello che fai arricchisce la città.
    Nutro invece riserve sulla tua personalità di direttore-espressione di un gruppo, cosa che mi pare ti piacerebbe essere: la tua personalità mi appare piuttosto quella di chi ama ascoltare gli altri per rielaborare in proprio la sua linea, aggiustandola un po', piuttosto che quella di uno che dà retta alle iniziative mentali di qualcun altro, agevolandole.
    Così mi sembra che non sia veramente un cartello di teste che produce Immaginariofestival, ma Alessandro Riccini Ricci che cambia formula ma non mentalità.
    Ultima cosa: le mail di comunicazione mi hanno creato un po' di ansia.
    In ogni caso, buona fortuna e buon lavoro per il prossimo anno, e cmq complimenti,
    Elisabetta

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  3. da claudio ferracci (Biblioteca delle Nuvole)

    difficile dare un contributo x me(noi) che siamo rimasti un pò ai margini

    dell'intero festival, in parte perchè necessariamente impegnati in quei giorni

    col nostro settore, in parte x non essere stati coinvolti prima(non che ne

    avessimo titolo, sia chiaro) sulle scelte di temi e linee. Non so se

    volevamo essere coinvolti, sia chiaro, è solo per dire che la genesi di

    temi e scelte mi è oscura e quindi non posso commentare nè quella nè

    il suo rapporto con gli effettivi risultati, nè questi ultimi.

    allora cosa vuoi commentare, mi si potrebbe chiedere. Giusto. Nessun commento.

    Solo, se si va avanti, e se si vuole farlo insieme, forse non è sbagliato che anch'io

    dica cosa penso.Penso che si, batman non abbastanza trasversale come tema,

    ma efficace mediaticamente.

    Temi omnicomprensivi come quelli di umbrialibri (la terra! il male! umano!) non

    hanno lo stesso appeal. Stare sul pezzo cioè se ho capito parlare del presente? La cronaca?

    La politica di ora?Ok, ma come si concilia con "gruppi che lavorano durante l'anno?"

    Ci vuole la sfera di cristallo oppure culo, per lavorare per mesi (auspicabile x fare bene)

    a qualcosa che è attualissimo "dopo"!

    Comunicazione sul web solo o quasi solo, sono sicuro che è il futuro....oggi, non so.non si

    rischia che quelli di fuori sono informati ma lontani, quelli vicini non sanno che esistiamo?

    ma qualcuno deve pur cominciare. Ma x capire se i soldi spesi x la comunicazione

    hanno "reso" bisognerebbe avere su una mano i conti e su una la rassegna....quest'analisi

    la puoi fare solo tu. Separare batik dal festival!Ohibò! Non mi pare che sia facile

    avere soldi x tutti e due....certo sono due anime, difficile anche amalgamarle...

    per ora è tutto

    ferro

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  4. per elisabetta...
    sulle mailing list hai ragione, è un vecchio problema da risolvere: intasiamo la posta e la mente... troppo, lo ammetto
    sulla forma del festival sono sicuro che siamo sulla strada giusta, riusciremo a dare una forma maggiormente coerente alle varie cose per la prossima edzione coin questo mix Carax/un posto al sole, ovvero autorialità/cultura nazionalpopolare
    sulla mia personalità... il gruppo è fondamentale e senza gruppo non si va da nessuna parte. non sottovaluterei questa cosa. poi ognuno del gruppo mette sul piatto quello che ha da offrire e in base a questo si costruisce un progetto. io sintetizzo

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  5. per claudio

    il progetto 2009 era un progetto in parte in corsa. per il 2010 e 2011 dobbiamo invece correre insieme e al più presto mettere in moto un piano biennale.
    non è facile dare un giudizio sul risultato avendo partecipato solo ad una parte del tutto mi dici, tuttavia posso dire che la mostra di fumetti mi pare sia stato uno dei punti di forza del progetto cpmplessivo che si è molto bene inserita nel tema giusto: Batman e i supereroi. adesso incomiciamo a studiare il prossimo tema per essere all'altezza della precedente intuizione.
    per quanto riguarda la scissione tra bATiK e Immaginario credo sia necessario afre un tentativo: di salvare due mo(n)di di vedere il mondo. sto pensando come...

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