mercoledì 30 settembre 2009

da bATiK [Film] Festival a...

bene si avvicina il momento dell'annuale edizione di bATiK [Film] festival. Tuttavia credo che quest'anno non ci sarà più. Perlomeno non più come lo si è conosciuto. Da festival cinephile si passerà ad un festival più ibrido e calato dentro le forme del presente. Non solo cinema, ma anche tv, videogames, new media, fumetto...

Abbandonare (almeno in parte) la cinephilia per indagare i miti e le narrazioni dell'immaginario contemporaneo, sia attraverso le forme tradizionali, che attraverso le "nuove" forme di racconto...

e un nuovo nome: FESTIVAL DELL'IMMAGINARIO, IMMAGINARIO FESTIVAL, FESTIVAL IMMAGINARIO, ... quale nome?

CIò IN CUI CREDO (estratti da Ballard)

Ciò IN CUI CREDO

Credo nel potere che ha l’immaginazione di plasmare il mondo, di liberare la verità dentro di noi, di cacciare la notte, di trascendere la morte, di incantare le autostrade, di propiziarci gli uccelli, di assicurarsi la fiducia dei folli.
[…]

Credo nella morte del domani, nell’esaurirsi del tempo, nella nostra ricerca di un tempo nuovo, nei sorrisi di cameriere di autostrada e negli occhi stanchi dei controllori di volo in aeroporti fuori stagione.
[…]

Credo nella pazzia, nella verità dell’inesplicabile, nel buon senso delle pietre, nella follia dei fiori, nel morbo conservato per la razza umana dagli astronauti di Apollo.
[…]

Credo nell’impossibilità dell’esistenza, nell’umorismo delle montagne, nell’assurdità dell’elettromagnetismo, nella farsa della geometria, nella crudeltà dell’aritmetica, negli intenti omicidi della logica.
[…]

Credo nella gentilezza del bisturi, nella geometria senza limiti dello schermo cinematografico, nell’universo nascosto dei supermarket, nella solitudine del sole, nella loquacità dei pianeti, nella nostra ripetitività, nell’inesistenza dell’universo e nella noia dell’atomo.
[…]

Credo nella non-esistenza del passato, nella morte del futuro e nelle infinite possibilità del presente.
[…]

Credo nella morte delle emozioni e nel trionfo dell’immaginazione.
[…]

Credo nelle mappe, nei diagrammi, nei codici, negli scacchi, nei puzzle, negli orari aerei, nelle segnalazioni d’aeroporto.
Credo a tutti i pretesti.
Credo a tutte le ragioni.
Credo a tutte le allucinazioni. Credo a tutta la rabbia.
Credo a tutte le mitologie, ricordi, bugie, fantasie, evasioni.
Credo nel mistero e nella malinconia di una mano, nella gentilezza degli alberi, nella saggezza della luce.

James G. Ballard

lunedì 21 settembre 2009

TEATRO PAVONE. IDEE IPOTESI PROPOSTE PROGETTI...

il grande dibattito che si è aperto in questo mese sulle sorti del Cinema Teatro Pavone pare abbia rimesso in moto il dibattito in città.
Perchè il dibattito sia sereno e proficuo bisogna ricordare alcuen cose:
1. il Teatro Pavone è una struttura privata gestita dall'Accademia del Pavone che liberamente può decidere quale sia il "progetto sullo spazio"
2. il Teatro Pavone è un "bene" dei cittadini di Perugia ed assolve ad una funzione pubblica. Ed è per questo che Il Comune in primis interviene sostenendo la Proprietà
3. ogni progetto ed ipotesi che si deve proprorre deve tener conto dei primi due punti.
Alcuni "operatori" che lavorano in Perugia da tempo hanno elaborato un progetto, propositivo, rappresentativo di varie "parti della città", aperto ad integrazioni e modifiche che vuole essere un contributo concreto al dibattito.

per leggerlo con maggiori particolari vedi il sito www.dadaumpa.org

E I VOSTRI PROGETTI ED IDEE QUALI SONO? CHE NE PENSATE?

domenica 20 settembre 2009

STRANO, MA VERO 3

Lo strano caso dei ritardi delle Poste


Spedito nel 1943, è arrivato oggi un messaggio inviato 66 anni fa da un marito alla moglie, per rincuorarla delle sue buone condizioni di salute, nonostante fosse recluso in un lager.
Adelina, che oggi ha 95 anni, si è vista recapitare mercoledì 25 febbraio, una cartolina datata 14 ottobre 1943. Proveniva dalla Germania, dal lager di Bezeichnung, da dove il marito, Cesare Montini, la rassicurava sul suo stato di salute: "Per ora è ottima". Nulla è dato sapere sulla fine che il mittente ha fatto. Se cioè sia sopravvissuto o sia poi morto nel lager.
La morale è che nonostante la vita e la storia proseguano, nonostante tutti noi ricordiamo (anche se spesso li cancelliamo piano piano riscrivendoli a nostro piacimento) i grandi avvenimenti della Storia, ci sono delle piccole cose che hanno a che fare col quotidiano e col privato, ci sono dei “piccoli amori”, dei “piccoli sentimenti” e dei “piccoli messaggi” messi in circolo giorno dopo giorno che nonostante tutto continuano a viaggiare per vie e percorsi strani e impensati. E che mandano avanti veramente il mondo.

STRANO, MA VERO 2

Lo strano caso delle caramelle di New York


Alcune settimane fa, un misterioso odore ha inondato al città di New York e Manhattan in particolare. È subito scattato l’allarme terrorismo, rientrato non appena ci si è accorti della non tossicità di questa “nube”. Alla fine dei vari controllo si è scoperto che si trattava di null’altro che sciroppo d’acero usato da una fabbrica di caramelle.
La morale è che oggi lo spettro della paura ci pervade così nel profondo che non sappiano più riconoscere i sapori della nostra vita quotidiana, anche quelli che hanno deliziato il “fanciullino che è in noi”.

STRANO, MA VERO 1

Lo strano caso del Mago Silvan, ovvero non c’è nulla da ridere

L’incredibile storia del Mago Silvan, cellula impazzita e sovversiva all’interno del sistema televisivo italiano, rivela i denti del mostro.
Non mi spaventa solo il manifestarsi del clima plumbeo che regna in questo paese attraverso la censura, meschina e triste, che la conduttrice ha operato nei confronti di una innocua e innocente battuta (regaleremo questa bacchetta magica a Berlusconi) fatta dal mago senza nessun retropensiero, ma mi inquieta soprattutto l’idea che oggi la partita politica si giochi più che sul teatro della politica e della razionalità su quello dello spettacolo e delle emozioni. O meglio su quello delle emozioni profonde. Non è più il discorso politico e il ragionamento logico a essere pericoloso (quello di intellettuali, giornalisti, …) quanto quello di chi come i comici usa parlare direttamente “al cuore” del pubblico, in maniera immediata e fulminante.
La morale è che i comici oggi sono tra i principali avversari e protagonisti della lotta politica. Quando si dice: “una risata vi seppellirà”