sabato 20 marzo 2010

INTERNET, AMBASCIATORE DI PACE. CANDIDIAMO AL PREMIO NOBEL TUTTI NOI

Il mondo sta cambiando e noi stiamo cambiando rapidamente con lui. Quello che solo una manciata di anni fa “pensavamo” in maniera lineare con la gloriosa macchina da scrivere (una parola dopo l’altra, senza possibilità d’errore) oggi lo pensiamo in maniera interattiva e multimediale con il computer mentre siamo interconnessi con il mondo intero.
Non è solo cambiato il supporto su cui scriviamo, è cambiata la nostra mente, il nostro modo di ragionare e di sentire. Due mondi oggi convivono, quello pre-digitale e quello digitale. Siamo al centro di una rivoluzione epocale, pari a quella dell’invenzione della stampa. Il processo è inarrestabile, pieno di contraddizioni e di pericoli, ma anche pieno di opportunità impensate sino a qualche anno fa per tutti noi. E la cosa eccezionale è che per la prima volta l’opportunità non è per un’oligarchia, ma per ognuno di noi.
Una nuova società è possibile. Una società pacifica, dialogante, interconnessa. Le parole chiave di questa rivoluzione sono infatti partecipazione, socialità, condivisione, discussione, libertà, interattività e interconnessione, multimedialità e multiculturalità. Oggi il mondo si parla e si racconta attraverso Internet. Cosa avremmo saputo di ciò che succede in Iran senza internet e i social network? Non è rivoluzionario poter inviare oggi una mail o postare in internet una foto o un filmato del mio compleanno al mio amico Anselmo che abita a Goiania, in Brasile?
Avremmo mai potuto raccontare il nostro angolo di mondo a tutto il resto del mondo senza internet? Abbiamo mai potuto farlo senza dover chiedere sempre e comunque permesso ai proprietari dell’informazione verticale?
Una nuova civiltà sta nascendo grazie al digitale ed è una civiltà pacifica e democratica. Il sogno inseguito da molti di noi di non essere più soli, ma di condividere insieme ad altri, in qualsiasi parte del mondo, un’idea, una passione e una battaglia politica sono oggi realtà. Conosciamo anche i pericoli e le contraddizioni di tutto ciò, ma proprio per questo dobbiamo lottare perché la rete sia la migliore delle opportunità per tutti noi.
Se internet dovesse ricevere il premio nobel per la Pace, materialmente verrebbe ritirato da Larry Roberts, Vint Cerf e Tim Berners-Lee, sviluppatori per oltre vent’anni di internet, ma solo perché sarebbe impossibile darlo a tutti noi. Perché la rete non sono solo computer, ma siamo tutti noi.
Nel paese dove la concentrazione del potere economico e mediatico è nelle mani di “pochi”, nell’unico paese in cui (a parte la Cina) Google è stato “multato”, una rivista chiamata Wired, figlia della fondamentale omonima rivista americana, ha candidato a Premio Nobel della Pace Internet. Testimonial di questa campagna sono: Shirin Ebadi (Premio Nobel per la pace, Iran), Umberto Veronesi, Giorgio Armani, Nicholas Negroponte (Mit Boston), Joi Ito (creative commons), Chris Anderson (Wired Usa), David Rowan, Riccardo Luna (Wired Italia, promotore). Aderisce alla campagna anche il Presidente della Camera Gianfranco Fini. Noi, Festival dell’Immaginario, Science Fest, Città in Internet, Indisiplinarte, Arci Perugia aderiamo a questo progetto e lo promuoviamo. Ma non lo vogliamo fare da soli. Lo vogliamo fare con tutti voi, singoli cittadini o organizzazioni strutturate, enti pubblici e società private. Immaginario Festival lancerà da Perugia a Novembre l’appello finale per l’assegnazione del nobel a Internet. Chiediamo alle Istituzioni della nostra Regione di aderire. Una terra di pace come l’Umbria, terra di santi come Francesco d’Assisi e terra di santi laici come Capitini e la “sua” Marcia della Pace, non può non sostenere questa campagna. Stiamo costituendo un comitato di supporto alla candidatura che presenteremo a breve. Tutto è ancora aperto. Volete condividere con noi questo progetto di società nuova?

per chi volesse aderire, può scrivere a direzione@immaginariofestival.org o collegarsi con il sito immaginariofestival.org o http://www.internetforpeace.org/manifesto.cfm