martedì 16 febbraio 2010
IDEE IDEE IDEE
quali sono i pensatori o le figure che hanno avuto maggiore influenza nelal cultura in questi ultimi 10 15 20 anni? penso in particolare all'affermarsi della cultura digitale. Penso a Chris Anderson di Wired, a Nicholas Negroponte del Mit, a Jimmy Wales di Wikipedia, Steve Jobs di Apple, la Pixar... oppure? vorremmo individuare alcune personalità adatte al nuovo corso del Festival dell'Immaginario
per i cinema
Guardare i programmi dei cinema sull’agenda dei quotidiani locali, 10 anni fa e oggi, ci mostra la geografia mutata della rete di sale cinematografiche. Da oltre 35 monosale si è passati alla nascita di varie multisale e multiplex tra Perugia, Foligno, Terni e la scomparsa progressiva delle monosale dai vari comuni altri dell’Umbria.
I cinema anche nei centri storici “minori” (i piccoli comuni che caratterizzano peraltro la nostra Regione) rappresentano un patrimonio per la qualità culturale delle comunità, per la valorizzazione di queste aree. Dunque vanno sostenuti con gli strumenti giusti ed adeguati ai nostri tempi. Ecco alcuni esempi.
1.
Entriamo nell’era del cinema digitale, distribuito attraverso satellite senza più la necessità di far circolare in giro per l’Italia le copie in 35mm dei film. Perché questo avvenga anche in Umbria, occorre, come in pressoché tutte le altre regioni italiane che ci sia una legge che incentiva e sostiene l’adeguamento tecnologico (la parabola, “il decoder”, i proiettori 2k o 4k, …). A questo punto le sale diventano non solo cinema, ma anche spettacoli di teatro, d’opera proiettati in contemporanea con il San Carlo di Napoli o la Scala di Milano. Mentre invece i costi di gestione per le singole sale “crollerebbero” verticalmente avendo il digitale una “filiera leggera”.
2.
Il Comune di Reggio Emilia, quello che aveva i migliori asili del mondo, quando una sua sala del centro storico ha chiuso i battenti, ha deciso di impostare una gestione pubblica diretta del comune. Per tre anni l’ufficio cinema del comune ha curato la programmazione, ha stabilito convenzioni con varie associazioni o categorie di cittadini. Oggi dopo tre anni il cinema Rosebud, rilanciato e salvato, verrà riaffidato tramite asta ad un gestore privato.
3.
Qual è il modello giusto per tenere in vita un cinema oggi? Forse occorre fornire dei modelli diversi dalle multisale e diversificare l’offerta: accanto al cinema commerciale occorre una sala dedicata al cinema di qualità; oltre al cinema non può non esserci la libreria, la videoteca oltre che la sala lettura, incontri. Il cinema deve essere poi un luogo dove si vive la giornata e quindi dove non può mancare la caffetteria o il ristorante o l’area lunge. E deve vivere dalla mattina alla notte.
Si tratta di progetti così impossibili da realizzare?
I cinema anche nei centri storici “minori” (i piccoli comuni che caratterizzano peraltro la nostra Regione) rappresentano un patrimonio per la qualità culturale delle comunità, per la valorizzazione di queste aree. Dunque vanno sostenuti con gli strumenti giusti ed adeguati ai nostri tempi. Ecco alcuni esempi.
1.
Entriamo nell’era del cinema digitale, distribuito attraverso satellite senza più la necessità di far circolare in giro per l’Italia le copie in 35mm dei film. Perché questo avvenga anche in Umbria, occorre, come in pressoché tutte le altre regioni italiane che ci sia una legge che incentiva e sostiene l’adeguamento tecnologico (la parabola, “il decoder”, i proiettori 2k o 4k, …). A questo punto le sale diventano non solo cinema, ma anche spettacoli di teatro, d’opera proiettati in contemporanea con il San Carlo di Napoli o la Scala di Milano. Mentre invece i costi di gestione per le singole sale “crollerebbero” verticalmente avendo il digitale una “filiera leggera”.
2.
Il Comune di Reggio Emilia, quello che aveva i migliori asili del mondo, quando una sua sala del centro storico ha chiuso i battenti, ha deciso di impostare una gestione pubblica diretta del comune. Per tre anni l’ufficio cinema del comune ha curato la programmazione, ha stabilito convenzioni con varie associazioni o categorie di cittadini. Oggi dopo tre anni il cinema Rosebud, rilanciato e salvato, verrà riaffidato tramite asta ad un gestore privato.
3.
Qual è il modello giusto per tenere in vita un cinema oggi? Forse occorre fornire dei modelli diversi dalle multisale e diversificare l’offerta: accanto al cinema commerciale occorre una sala dedicata al cinema di qualità; oltre al cinema non può non esserci la libreria, la videoteca oltre che la sala lettura, incontri. Il cinema deve essere poi un luogo dove si vive la giornata e quindi dove non può mancare la caffetteria o il ristorante o l’area lunge. E deve vivere dalla mattina alla notte.
Si tratta di progetti così impossibili da realizzare?
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